Ogni anno Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione Europea, rende disponibili i dati sul benessere sul lavoro e l’analisi dei Paesi in cui vivono i lavoratori più felici al mondo. Cosa determina la felicità sul lavoro?
I risultati dell’ultima ricerca
All’interno dell’ultimo report si distinguono due paesi: Malta è il paese europeo con l’ottimismo professionale più diffuso. Il Portogallo, al contrario, ha la più bassa soddisfazione sul lavoro nell’Unione europea.
Il numero di europei che ha espresso soddisfazione per il proprio lavoro come basso o inesistente è stato del 7,6%, ma in Francia, Portogallo e Paesi Bassi questa cifra è doppia. Circa il 4% degli intervistati non ha risposto alla domanda e in Germania il tasso di “nessuna risposta” è stato del 17%.
Rispetto al 2017, sembra che nella maggior parte dell’Unione europea la mobilità del lavoro abbia reso i lavoratori più felici. La maggior parte dei paesi ha un tasso di soddisfazione sul lavoro più elevato rispetto a sei anni fa.
Cosa succede in Italia?
🇮🇹 In Italia c’è un sentimento di fiducia nel futuro professionale: il 67% dei lavoratori ha approcciato il 2023 con spirito positivo, il 24% con sentimenti contrastanti e solo il 10% con negatività. Riguardo ai desiderata, il 57% vorrebbe uno stipendio più alto, il 54% darebbe priorità a un migliore work-life balance, il 31% vorrebbe maggiore sicurezza e il 30% sentirsi più valorizzato e apprezzato.
Attraverso un sondaggio pubblicato sulla nostra pagina Linkedin, emerge come per il 49% della nostra audience il parametro più importante sia il clima positivo, per il 23% il riconoscimento, per il 17% le possibilità di carriera e per l’11% la stabilità.
Cosa si intende per clima di lavoro positivo?
Il dato che emerge mette in luce che lavorare in un ambiente positivo può fare davvero la differenza e rendere i lavoratori felici. A dirlo, oltre al sondaggio, sono numerosissime ricerche che analizzano la situazione lavorativa post pandemica e che hanno evidenziato la correlazione diretta tra produttività e ambiente di lavoro piacevole e disteso.
Un ambiente di lavoro che viene definito positivo è basato su flussi di comunicazione chiari e trasparenti. Il continuo scambio di informazioni riduce, infatti, non solo i margini di errore e di incertezza, ma anche la nascita di equivoci e fraintendimenti. In questo modo, si va a rafforzare la nascita e la crescita di relazioni sane, favorendo la riduzione del disagio e dei malumori.